Tag: recensione
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[EXTRA] I Fantasmi secondo David Lowery
La regia più personale ed innovativa del nuovo millennio, ce la offre David Lowery col suo Storia di un fantasma (t. o. A Ghost Story) (2017) scegliendo la via della sottrazione: una cornice 4:3 invece dei formati superpanoramici tanto ricercati, un montaggio quasi assente (dello stesso regista) fatto di piani lunghissimi, come quasi assenti sono…
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[RECENSIONE] Freaks Out (Gabriele Mainetti)
Esco dalla sala di Freaks Out con la sensazione di aver preso una fregatura. E sono diverse le ragioni di questo inganno. Il meno grave probabilmente riguarda i quattro freaks protagonisti. Matilde, Cencio, Fulvio e Mario. Interpretati da attori truccati da “fenomeni da baraccone” o peggio che interpretano persone normali ma con poteri paranormali nascosti.…
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[RECENSIONE] Changeling (Peter Medak)
Nei gloriosi e sanguinosi anni ’80 Peter Medak va controcorrente e firma con Changeling un horror sovrannaturale che si tinge di giallo tutto basato su atmosfere e pochissimi effetti speciali. Per farlo come si deve, il regista sceglie un cast di icone i cui nomi (almeno per l’epoca) associati a un horror, erano sempre una…
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[RECENSIONE] Titane (Julia Ducournau)
Titane, il discusso film di Julia Ducournau vincitore dell’ultimo festival di Cannes, è la storia di due solitari poveri pazzi che il destino fa incontrare per lenire le loro sofferenze. Alexia e Vincent, ballerina in un lurido salone per auto lei, pompiere senza più stimoli per vivere lui, da quando il figlio è sparito nel…
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[RECENSIONE] La Casa in Fondo al Lago (Alexandre Bustillo, Julien Maury)
La Casa in Fondo al Lago è un film del 2021 diretto e sceneggiato da Alexandre Bustillo e Julien Maury, il duo francese di À l’intérieur e Leatherface. Si racconta di una coppia, lavorativa ma anche nel privato, che realizza per YouTube documentari spaventosi, recandosi in posti disabitati, inaccessibili, stregati. Lui (James Jagger) entusiasta, lei…
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[RECENSIONE] They Talk (Giorgio Bruno)
Di getto mi verrebbe da paragonare They Talk di Giorgio Bruno a Old. Così, de botto, senza senso. Mi appiglio al fatto che se da una parte Old parte bene e finisce a cazzo, They Talk comincia in maniera classica per finire alla grande in una situazione sempre più assurda, anzi fulciana. E non tanto…