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[RECENSIONE] Mi Gran Noche (Álex de la Iglesia)
Nonostante Mi Gran Noche sia stato presentato a Venezia nel 2015 con buona risposta della critica, ci troviamo a parlare di un altro film di Alex de la Iglesia completamente invisibile in Italia. Lo recupero per caso su Netflix una sera che sono stranamente a casa da solo. Cerco invano l’audio italiano: non c’è. C’è…
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[RECENSIONE] Maps to the Stars (David Cronenberg)
In un umido agosto di parecchi anni fa mi trovai a fare il turista a Hollywood. Girando in auto sulle colline aride di quella zona di Los Angeles, era facile imbattersi in messicani di ogni età che agli incroci vendevano la mappa delle case delle stelle del cinema. La guida della città le sconsigliava (avrebbe…
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[RECENSIONE] La mano che nutre la morte (Sergio Garrone)
Per amore solo per amore Nijinski uccide giovani donne, per poter ridare alla sua amata moglie ustionata una nuova vita, una nuova pelle, un nuovo volto. Solo che Tanja non appena l’ultimo intervento ha avuto successo abbandona il luminare e prende il posto di Masha la donna che le ha “donato” il suo nuovo volto.…
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[RECENSIONE] Milano odia: la polizia non può sparare (Umberto Lenzi)
Primo film che vede insieme Umberto Lenzi alla regia e Tomas Milian come attore, Milano odia: la polizia non può sparare vede protagonisti da una parte un fuorilegge senza scrupoli e dall’altra un commissario di polizia che vorrebbe (comportarsi in un certo modo) ma non può. Giulio Sacchi è il criminale, interpretato da Milian, che sequestra la figlia (Laura Belli) di…
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[RECENSIONE] Moon (Duncan Jones)
A sentire il regista Duncan Jones (negli extra del DVD del film) all’origine della storia di Moon c’è una sua esperienza personale dal momento che nel periodo in cui scriveva la storia viveva una relazione sentimentale a lunga distanza. Il protagonista del film è un’astronauta che vive da solo sulla Luna per estrarre l’Elio 3, essenziale per le scarse…
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[RECENSIONE] Melancholia (Lars von Trier)
Ai tempi di Epidemic Lars von Trier a un certo punto diceva al collega sceneggiatore Niels Vorsel che il cinema è come un sassolino nella scarpa, un sassolino che, aggiungo io, una volta tolto finisce nelle scarpe degli spettatori trasformandosi in macigno. Ma Lars von Trier è così: un bambino sadico che ama torturare le sue vittime, siano essi i protagonisti…