Nel bel mezzo dell’oceano, durante una simulazione di guerra, arrivano gli alieni conquistadores. Il marinaio fino ad un attimo prima scapestrato (Taylor Kitsch) prende in mano la situazione e salva il mondo aiutato sulla terra ferma dalla sua ragazza (Brooklyn Decker).
Costato uno sproposito, 200 milioni di dollari quasi lo stesso budget di The Avengers, Battleship si ispira al gioco omonimo della Hasbro un nome che a quelli nati negli anni ’80 probabilmente non dice nulla.
Comunque sia con Battleship di Peter Berg, regista nel 2008 di Hancock con Will Smith e attore protagonista del film di Wes Craven Sotto Shock, siamo alle solite.
Siamo dentro cioè fino al collo nella retorica più blanda che si possa immaginare: da una parte la violenza come unica risposta possibile alla violenza, perché non si tratta con i cattivi e perché la legge biblica dell’occhio per occhio dente per dente va applicata per non commettere peccato; dall’altra il superamento delle barriere culturali per sconfiggere il nemico comune. E poi il lutto come forza per andare avanti per vendicare i morti, l’idea che anche i fra virgolette inutili, menomati (Gregory D. Gadson realmente privo delle gambe) e vecchi, alla fine si riveleranno importanti per lo scopo comune di mandare a casa e al creatore il nemico invasore.
Proprio per questo schema drammaturgico già visto in mille film Battleship non decolla mai veramente, la banalità di base lascia intuire a tutti che tutto si risolverà al meglio, i cattivi -dopo un’iniziale difficoltà- verranno sconfitti dai buoni con l’astuzia e i morti vendicati.
Eppure è nella retorica stessa che si nascondono anche i momenti migliori: la scena degli anziani veterani che addestrano la giovane Raikes (Rihanna al suo debutto sul grande schermo) bisogna ammettere che funziona proprio per la decisione di sostituire il patetismo con l’ironia. L’aspetto migliore sono forse gli effetti speciali che è normale aspettarsi da urlo in un film di fantascienza mentre qui invece non sono così sboroni. Battleship porta a casa il compitino in maniera facile facile senza sforzarsi troppo e senza sforzarci troppo le meningi. Pop corn e bibita ghiacciata sono imperativi categorici per film come questi.
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