The Watchers, esordio alla regia cinematografica di Ishana Night Shyamalan, ribadisce che ‘sti americani c’hanno un po’ di problemi con i sensi di colpa.
Le loro prepotenze contro i nativi americani sono in cima alla lista. Le elaborano, le trasformano spesso utilizzando generi cinematografici che all’apparenza poco c’azzeccano. Pensiamo ai ritornanti vendicativi di The Fog di Carpenter.
In The Watchers – Loro ti guardano c’è qualcosa di simile. C’è una vecchia colpa collettiva (siamo in Irlanda ma poco importa) che ricade in qualche modo sulla quella individuale della protagonista (statunitense, ma poco importa). Ne diventa il riflesso. Una giovane ragazza (Dakota Fanning) la cui ribellione alle regole cara gli costò da bambina e nonostante tutto proprio non vuole abbandonarla, anche adesso che è costretta a restar chiusa con tre sconosciuti (Olwen Fouéré, Georgina Campbell, Oliver Finnegan) in un rifugio di montagna assediato e osservato di notte dai mostri multiforme.
Dal punto di vista del semplice racconto, per tutta la parte iniziale e centrale The Watchers funziona bene riuscendo a creare quel che occorre per mantenere alta l’attenzione (e la tensione) dello spettatore.
Il buon fatto si perde purtroppo nella parte finale troppo incline al buonismo, alla riconciliazione, al perdono, all’empatia, alla convivenza pacifica tra il mondo degli uomini e quello dei “mostri”.
Conclusioni poco horror e più da favola educativa in cui si risolve tutto con un colpo di bacchetta magica. O da film pensato per invadere le multisale del mondo.
The Watchers – Loro ti guardano è distribuito nelle sale da Warner Bros. Pictures Italia.
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