Classico cazzone che di crescere non ne vuole proprio sapere, Cooper è la disperazione della capa a lavoro, di suo padre, di tutti quelli che hanno a che fare con lui. Sta per pagarne le conseguenze con un bel licenziamento, quando, bucio di culo?, arrivano degli scarafaggi giganti alla conquista del pianeta Terra. Che fa allora il nostro eroe? Si unisce ad un gruppo di sopravvissuti, il resto (del mondo?) è addormentato dentro i classici bozzoli, e tenta la rivolta dagli scarrafoni, di conquistare la donna di cui si invaghito da pochissimo, che tra l’altro è anche la figlia della capa che stava per licenziarlo, di far capire a suo padre che non è un poco di buono, in una parola di riscattarsi.
Basta questo a far intuire come il modello che ha ispirato l’americano Kyle Rankin per questo suo Infestation sia il cult britannico L’alba dei morti dementi (Shaun of the dead). Certo, paragonato con il film di Wright c’è un abisso dovuto principalmente a questioni di budget. Rankin dimostra di avere qualità che speriamo di ritrovare nel suo nuovo lavoro (pensato per il web) intitolato Nuclear family.
Ancora inedito in Italia nonostante il successo in tutta Europa (tra parentesi, per curiosità, il film è stato girato a Sofia).
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