Netflix sta rivelandosi un contenitore davvero pieno di belle sorprese! Amato da molti, odiato dai cinefili, non si può però negare che il colosso dello streaming si sta imponendo anche per il coraggio e la qualità delle sue produzioni, non tutte sempre riuscitissime (vedi Annientamento) ma gli errori li fa solo chi prova, quindi… Considerando che Netflix nasce nel 1997 come attività di noleggio di DVD e videogiochi. Gli utenti potevano prenotare i dischi via internet, ricevendoli direttamente a casa tramite il servizio postale. Dal 2008 l’azienda ha attivato un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento, che è divenuto presto il suo campo d’attività principale.
The Babysitter è una piacevolissima scoperta: terribilmente splatter, divertente, ironico curato in ogni dettaglio: musica e fotografia di grande richiamo anni ’80, effetti riuscitissimi e con un intelligente mix fra practical e CGI, regia con soluzioni narrative e visive mai banali e, finalmente… una recitazione e una scrittura che non mollano mai il colpo.
È raro nei mainstream trovare tanta unità e qualità nel prodotto finale, figuriamoci aspettarcelo in un horror; ed è proprio nella recitazione che questo film trova la sua compiutezza, riuscendo a disegnare tutti i personaggi con profondo realismo seppure inseriti in contesti surreali e sopra le righe, senza tralasciare neppure i personaggi minori. Restano tutti subito simpatici ed è difficile non tifare per uno o per l’altro anche se sono personaggi negativi. Protagonista assoluto il giovanissimo Judah Lewis (Point Break) mentre nel ruolo della perfida babysitter abbiamo la modella e attrice australiana Samara Weaving (Tre Manifesti a Ebbing, Missouri). Alla regia McG, nome d’arte di Joseph McGinty Nichol un regista con alle spalle collaborazioni importanti (come quella con Luc Besson) e tanta esperienza in corti, documentari e film.
La trama: un ragazzino di 12 anni – come è capitato a molti – si innamora della sua bella babysitter. La giovane, però, non è così innocente come sembra e, infatti, decide di usare il bambino come sacrificio umano in un culto satanico assieme a dei suoi amici. Nel cast, nel ruolo divertentissimo della cheerleader, c’è anche Bella Thorne: attrice, cantante pop e ballerina statunitense, famosa per la serie TV “MY OWN WORST ENEMY”.
Dicono che Netflix uccide il cinema… ma il cinema, come cambiano i tempi, cambia. La crisi delle sale forse è da ricercare nella pochezza dell’offerta. Ben vengano queste produzioni che danno spazio a nuove idee, nuovi volti e che fanno ritrovare l’amore e la curiosità verso i film.
Salve! Io mi chiamo Antonietta Masina e… già, con un nome così, non potevo che amare il cinema.
Son quindi cresciuta fra scherzi, assonanze e rimandi…ad una delle attrici (e muse) più immense; non potevo non conoscere lei (Ovvio, parlo di Giulietta Masina!) ed i film che ha interpretato; grandi film di uno dei più grandi registi di tutti i tempi.
Alle medie, il mio nome venne rielaborato dai compagni di classe in “Antonomasia” e, mentre le altre bambine giocavano con i principi azzurri, io sognavo… sognavo quei cappelli, quei costumi, quei colori… che mi portavano su altri piani di realtà nonostante Fellini stesso affermasse “Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.”
Ai tempi del liceo poi, si parlava spesso con amici su quale fosse la “Birra per Antonomasia”, “la Canzone per Antonomasia” o “il Film per Antonomasia”… che quasi predestinata, scelsi poi di studiare comunicazione per poter lavorare in questo campo, e far sì che “Antonomasia” in persona potesse rispondere alle loro domande!
Chi scrive è una ragazza, anzi, una “persona” che ama il cinema; Il cinema quello fatto con passione, con serietà, ma non seriosità; il cinema condiviso e discusso con chi lo ama, con chi va al cinema (e andare al cinema è come andare in Chiesa per me, con la differenza che la Chiesa non consente il dibattito, il cinema sì).
Ho una forte predilezione per il cinema fantastico ed horror, il mio fine non è solo quello di condividere i miei pensieri o recensire un film specifico (NON sono un critico, né conosco tutto… anzi, ho molti limiti e carenze che spero di colmare), ma anche discutere sulle motivazioni ed i sottotesti di interi generi.
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