Dopo Battle Los Angeles, Sky line, Paul, l’italiano 6 giorni sulla Terra, e andando più indietro anche District 9 e Cloverfield sono in arrivo altre storie di alieni sbarcati sulla Terra. Ne avevamo già parlato sbagliando clamorosamente parecchie date ma questo è quello che succede fidandosi ciecamente dell’imdb… Si comincia con Super 8 del genio per molti J. J. Abrams. Si parla di un gruppo di bambini nerd che decide di passare le vacanze estive girando un film tutto loro. Durante le riprese assistono accidentalmente al deragliamento di un treno e non un treno qualsiasi, no, questo è uno di quelli che trasportano alieni incazzati provenienti (o destinati?) dall’Area 51. Le vacanze estive per il gruppo di frugoli si animerà oltremodo, almeno lo speriamo però produce Spielberg quindi… siete avvisati. Esce venerdì 9 settembre. Si continua poi con Cowboys & Aliens di Jon Favreau. Il film si svolge, come si capisce dal titolo, nel vecchio west. Siamo nel 1875, New Mexico, in una città che si chiama Absolution, comandata a bacchetta dal colonnello Dolarhyde (Harrison Ford), arriva il classico straniero senza nome (non è vero! Si chiama Jake e lo interpreta Daniel Graig) e senza memoria. Al polso ha un braccialetto misterioso che si rivelerà utile dopo l’apparizioni di alcune astronavi extraterrestri. Sceneggiatura di un fottìo di gente. Uscita venerdì 14 ottobre.
Sarà invece presentato in anteprima alla 68esima Mostra del cinema di Venezia, nella sezione Controcampo, il nuovo lavoro dei Manetti Bros intitolato L’arrivo di Wang. Si parla di Gaia (Francesca Cuttica) una traduttrice di cinese mandarino incaricata da Curti (Ennio Fantastichini), un agente dei servizi segreti italiani senza troppi scrupoli, di tradurre l’interrogatorio al misterioso signor Wang che parla per l’appunto solo cinese, misterioso per il motivo che a Gaia non viene permesso di vederlo durante gli interrogatori (che vengono per questo fatti al buio) e il motivo è semplice: Wang è un alieno giunto sulla Terra, dice lui, con intenzioni pacifiche. Effetti speciali curati dalla neonata Palantir Digital, una società che raccoglie il meglio dei tecnici italiani compreso Maurizio Memoli accreditato tra gli effettisti di Avatar. A prestare il corpo all’alieno Wang realizzato in motion picture (come Gollum tanto per capirci) c’è Li Yong già ribattezzato per questo dai Manetti il loro Andy Serkis. L’arrivo di Wang è prodotto da Luciano Martino per la Dania Film insieme alla Surf Film e alla Manetti Bros Film. Di una distribuzione non si sa ancora niente, speriamo che a Venezia qualcuno si faccia avanti.
Nel frattempo i fratelli hanno già girato, questa volta in 3D, un altro film che ha un titolo dagli echi baviani: La stanza dell’orco.
Lascia un commento