klub99.it

Happy Clown: il regista Andrea Petrini avvia il remake

Utilizzare il genere horror come veicolo per parlare della società non è da tutti. Per unire le due cose occorrono prima di tutto umanità e senso civico, capire quali sono i problemi e non girarsi dall’altra parte di fronte ad essi, e poi la capacità artistica di elaborare lo schifo di realtà che viviamo in qualcosa d’altro.

Troppe cose, troppo sbattimento. Meglio lasciar perdere e scopiazzare il film di successo del momento, rifare quelle situazioni o quei personaggi. Accade soprattutto nel cinema indipendente, dimostrando che così indipendente in fondo non è.

Il forlivese Andrea Petrini non appartiene a quest’ultima categoria e lo ha dimostrato sin dal suo primo lavoro di sette anni fa: The Sad Story of A Happy Clown, una miniserie web amatoriale e autoprodotta che aveva per protagonista un giovane squilibrato (interpretato dallo stesso Petrini) ossessionato dal personaggio di Joker che a Forlì si erge a giustiziere della notte. Raccontandolo dal punto di vista del folle emulatore.

Ovvio che tra le fonti di ispirazione ci sia stato il Massacro di Aurora in Colorado del luglio 2012, quando il ventiquattrenne James Holmes urlando “I’m Joker” ha aperto il fuoco sugli spettatori della prima di Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno uccidendo dodici persone.

Da quella mini serie (tre brevi episodi visibili su YouTube a questo link) è nato subito dopo un film dal titolo Happy Clown, anch’esso autoprodotto, che in Italia è distribuito in DVD da Nocturno (link per l’acquisto) e che da poco è entrato nei cataloghi Amazon Prime di Regno Unito e Germania.

A Forlì non tutti l’hanno presa bene lamentandosi per l’immagine negativa che ne usciva della città. Storia vecchia quanto il mondo, basti pensare al cambio di titolo all’ultimo minuto per la recente serie tv sull’omicidio di Sarah Scazzi.

Comunque sia, da quel momento in poi la carriera di Andrea Petrini è continuata e si è professionalizzata anche con la nascita della casa di produzione Onda Film.

Adesso, grazie all’esperienza nel frattempo acquisita con lavori di vari generi (ma spesso trattanti temi legati all’attualità), il regista ha deciso di realizzare un remake di Happy Clown.

A questo scopo è alla ricerca di associazioni, aziende, enti, attività commerciali interessati a partecipare al progetto.

Per la sceneggiatura si è affidato a Roberta Sciuto, vincitrice del Premio del pubblico al Fiction Factory del Biografilm Festival 2024 per il suo soggetto intitolato Lady Car (storia di una ragazza in sedia a rotelle disillusa che si trasforma in una mistress senza scrupoli).

La revisione sarà invece curata da Caterina Sbrana, che con Petrini ha già lavorato nel suo primo lungometraggio professionale Solamente Tua, drammatico che tratta il tema della violenza sulle donne.

Il remake di Happy Clown prenderà spunto non solo da Aurora ma soprattutto da fatti di cronaca italiani come il massacro del Circeo e l’uccisione di Willy Duarte.

Chiacchierando qualche tempo fa a telefono con Petrini disse che tra gli episodi recenti che lo hanno convinto a riprendere in mano Happy Clown ce n’è uno che lo riguarda in prima persona. E lo ha raccontato con una evidente partecipazione emotiva. Una storia che vede come protagonisti, oltre lui stesso: un senzatetto, dei paramedici arrivati in ambulanza, e una folla insensibile che prima ignora il dramma e poi fa foto e video col cellulare per immortalarlo.

Ecco la trama ufficiale del nuovo Happy Clown:

Leonardo lavora come clown per feste di compleanno insieme al suo amico Alessandro. La sua vita prende una piega drammatica quando, insieme alla sua fidanzata Giulia, viene aggredito da una gang di giovani ben vestiti e insospettabili. Da questo evento si scatenano una serie di circostanze che portano Leonardo a una ricerca di giustizia e vendetta.

Dalla scheda di presentazione del progetto:

Questo film, girato esclusivamente in Emilia-Romagna, offre un’importante opportunità per collaborare con enti pubblici, associazioni e aziende locali, unendo le forze per sensibilizzare su tematiche cruciali come violenza e discriminazione.
I comuni possono partecipare attraverso patrocini onerosi, ospitando il set e
valorizzando il territorio, con benefici anche in termini di visibilità e turismo.
Ristoranti, hotel e B&B locali possono offrire ospitalità per la troupe, sostenendo così la produzione e guadagnando visibilità.
Le associazioni contro la violenza sulle donne, la discriminazione razziale e l’omofobia possono collaborare per rafforzare il messaggio del film e ampliare l’impatto sociale.
Le aziende che desiderano sostenere un progetto impegnato nella denuncia della
violenza possono associare il loro nome al film, rafforzando la loro immagine
etica e sociale
.
Si cerca inoltre il supporto di attività commerciali attraverso il product placement: brand di arredamento, brand di moda“.

Chi volesse aiutare il progetto può contattare la casa di produzione:

OndaFilm S.r.l.
Via Roma, 40 – 47014 Meldola (FC)
P.I. 04590340404
https://www.ondafilm.com
https://www.facebook.com/ondafilm2020
info@ondafilm.com
ondafilm@pec.it

Ed ecco un brevissimo teaser sul remake di Happy Clown.


Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *