Nella serata di ieri con l’assegnazione dei premi cinematografici e letterari si è conclusa l’edizione 2024 (la decima) dell’Abruzzo Horror Festival.
I premi cinematografici.
Vince il premio come miglior cortometraggio The Bomb di Onur Dogan.
Questa la motivazione della giuria guidata da Piercesare Stagni, critico e storico del cinema, presidente di Abruzzo Film Commission:
“Ho visto degli orrori”, così diceva il colonnello Kurtz in Apocalypse Now. Orrori appunto, al plurale. Perché, tra tutti quelli che possiamo immaginare, quello della guerra rappresenta, oggi più che mai, lo spettro più inquietante e distruttivo.
Il corto che abbiamo deciso di premiare, attraverso un potente concentrato di crudeltà visive e psicologiche e un’atmosfera sempre più claustrofobica, cancella presto le illusioni e le speranze, grazie anche alla presenza scenica di un antagonista ambiguo e luciferino. Proprio come la guerra riesce a spezzare le vite, gli affetti e i sogni di chi la vive quotidianamente. Ancora oggi, sotto gli occhi indifferenti degli altri paese e dei loro governi.
Menzione speciale al cortometraggio Sacra Vittima di Danilo Greco.
Uno sforzo produttivo e di messa in scena che non poteva non essere riconosciuto. Questo corto ci ha stupiti per l’avvolgente atmosfera da favola nera all’interno di un dramma in costume ben recitato e raccontato, oltre che storicamente accurato.
Per conoscere tutti i dieci cortometraggi selezionati per l’Abruzzo Horror Festival 2024 c’è questo nostro articolo.
Il premio al miglior lungometraggio dell’Abruzzo Horror Festival 2024 è andato a The Broken Circle di Sarah Revoltella.
Un film capace di raccontare una storia semplice ma potente, oltre che di gettare uno sguardo metaforicamente puntuale sulle distorsioni della società odierna. Attraverso la recitazione credibile e convincente del cast selezionato, una sceneggiatura che sa attrarre e stupire e una regia in grado di esaltarne tutti i momenti, il lavoro che oggi premiamo riesce in quella che negli ultimi anni è un’autentica impresa. Parlare dell’oggi, di quella società che solo Pasolini aveva preannunciato: interessata al consumo indiscriminato e alla sopraffazione senza logica e sempre meno predisposta all’empatia e all’amore.
Nella foto in testa a questo articolo (fonte: Abruzzo Horror Festival su Facebook) da sinistra verso destra: il direttore del festival Marcello Di Giacomo (L’Aquila Young), la regista Sarah Revoltella, Tania Bizzarro (Ore d’orrore) e Piercesare Stagni.
Il canale sociale Ore d’orrore ha assegnato il suo Vespertilino al film Feralia di Davide Cancila.
Il lungometraggio Feralia, scritto e diretto da Davide Cancila, si distingue per una regia che mette in scena una struttura esoterica sinistra ed affascinante. Un film che ci ricorda dei Feralia, una festività con rituali vigenti nella Roma antica, in cui si portavano doni ai morti mediante dei sacrifici. Questi sono ambientati in un contesto odierno, ove il racconto si declina attraverso personaggi ben sfaccettati, e capaci di varcare dimensioni spazio – temporali. La trama è ricca di colpi di scena, atmosfere inquietanti, e realtà alternative e cupe. Gli elementi horror sono realizzati con un make-up efficace, curato da Ivan King e Virginia Bisconti. Tutto ciò a contribuito a conferire a Davide Cancila la vittoria del Vespertilino all’Abruzzo Horror Festival.
Per conoscere tutti i lungometraggi selezionati per l’Abruzzo Horror Festival 2024 esiste questo nostro articolo.
I premi letterari.
La giuria composta dalla scrittrice Paola Retta, l’attore Andrea Fugaro e il drammaturgo e musicista Andrea De Petris ha decretato:
Concorso poesia.
Terzo posto a Udolpho di Emanuele Arciprete.
La motivazione:
Per aver reso, in una breve poesia asciutta a schema libero, la parte oscura che è in ognuno di noi.
Secondo posto Rosso antico di Federico Del Monaco.
Per aver messo in luce non solo la violenza del delitto e la sofferenza della vittima, ma anche il dolore e il desiderio di mettere fine a quell’orrore, del carnefice.
Primo posto Il Castello del diavolo di Francesco Massari.
Per le immagini forti, ben rese con l’uso di parole e metafore e per la buona tecnica poetica e la scelta non scontata dello schema delle rime.
Concorso racconto.
Terzo posto a Ferragosto – bollino rosso di Davide Tramontin.
Per aver saputo utilizzare con perizia una tecnica narrativa non facile in un racconto che preoccupa, spaventa e commuove allo stesso tempo.
Secondo posto Sofia di Fabio Venosini.
Per aver sapientemente combinato il senso di profonda solitudine all’interno di una nave spaziale dispersa nel cosmo all’incanto delle più dolci speranze terrene vissute compiutamente dall’unico passeggero per mezzo di sogni generati da un’intelligenza artificiale prossima alla fine.
Primo posto Natale a Holzenasche di Michele Protopapas.
Per aver inventato una storia, originale, tragica ed horror che giustifica un’usanza tradizionale, positiva e fanciullesca che si rinnova ogni anno.
Concorso sceneggiatura.
Terzo posto L’orrenda bellezza di Roberto Ricci.
Per aver trattato in chiave horror il tema molto attuale dell’aspirazione alla bellezza, alla perfezione esteriore e all’eterna giovinezza.
Secondo posto Spiaggia libera di Ilario Giannini.
Per la particolarità del tema e per la scelta di ambientare un horror in una location originale come una spiaggia in estate.
Primo posto Il sussurro del silenzio di Sabrina Piazzon.
Per la completezza e la complessità della sceneggiatura, la caratterizzazione dei personaggi, il clima di suspense ed il finale non scontato.
È stato annunciato nel corso della serata che tutti i vincitori dei concorsi letterari di quest’anno, ma anche tutti gli altri finalisti non premiati, saranno pubblicati in un libro.
Il volume sul concorso dell’anno scorso è già acquistabile sul sito della casa editrice Daimon a questo link.
Lascia un commento