Ci sono voluti 34 anni affinché Tim Burton si decidesse a dare un seguito al suo vecchio successo Beetlejuice.
Il risultato è un film che segue le classiche regole dei sequel: riproposta di situazioni e personaggi vecchi con l’aggiunta di qualche novità e di modernizzazione per il pubblico di oggi. Pubblico molto diverso rispetto a quello di allora.
Ed è proprio nel voler accontentare e accattivarsi lo spettatore di oggi che Beetlejuice Beetlejuice in qualche modo toppa. È soprattutto una certa infantile ironia a suggerire questo pensiero, non di certo quella maleducata espressa dal personaggio di Beetlejuice, interpretato da un Michael Keaton che ammicca, gigioneggia e si diverte a più non posso.
I personaggi.
Al di là di lui Beetlejuice Beetlejuice ruota attorno ai suoi personaggi femminili. Da una parte Delia (Catherine O’Hara) e Lydia Winona Ryder), in conflitto nel primo film per una naturale motivazione generazionale (genitore – figlio adolescente) sono invece adesso complici, si confidano e confrontano in maniera matura. Lo scontro generazionale si ripropone nel difficile rapporto tra Lydia e la sua giovane figlia Astrid (Jenna Ortega), con lei convinta che la madre sia una impostora.
In realtà l’ipocrita nel film è Rory (Justin Theroux) che si finge innamorato di Lydia solamente per controllare e sfruttare ancor di più il suo programma tv sui fantasmi.
Gli sviluppi della loro relazione (e del personaggio di Astrid) porteranno ad una facile, scontata, veloce riconciliazione finale tra madre e figlia un po’ troppo ruffiana per i gusti di chi scrive.
E poi c’è Delores, la nostra Monica Bellucci, personaggio interessante, sorta di sorella cattiva di Sally di Nightmare Before Christmas, ma inutile per lo sviluppo delle vicende.
Tirando le somme Beetlejuice Beetlejuice non delude ma neanche convince. Resta in bilico tra qualità tecnica, autorialità (Tim Burton è comunque sempre Tim Burton e il suo stile esce fuori anche prepotentemente) e qualche idea, da una parte, e un racconto che non sempre procede liscio perché mal sviluppato dall’altra.
E abbiamo pure aspettato 36 anni. La sensazione di essere stati bidonati un po’ la si avverte.
Beetlejuice Bettlejuice di Tim Burton è distribuito nelle sale da Warner Bros..
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