Il regista Giorgio Bruno sta lavorando al suo nuovo lungometraggio di finzione: si tratta ancora una volta di un horror che avrà per titolo Sine Requie.
Il film trae ispirazione dall’omonimo gioco di ruolo a tema apocalisse zombi, ideato da Matteo Cortini e Leonardo Moretti e pubblicato nel 2003, che ha la particolarità di usare i tarocchi al posto dei dadi.
Nulla si sa al momento del cast che prenderà parte al film Sine Requie di Giorgio Bruno. Per adesso possiamo solamente dirvi che la sceneggiatura è stata scritta da Cortini e Moretti, i due hanno scritto anche la serie tv del 2014 Getalive, e da Alessandro Riccardi, produttore, sceneggiatore e regista che ha esordito dietro la macchina da presa nel 2007 con il corto horror Giovani Demoni.
Sine Requie vede al momento la partecipazione delle case produttrici IMAGO e Vargo.
Come era già accaduto nei suoi precedenti lungometraggi di finzione (l’ultimo dei quali, They Talk del 2021, è uno degli horror più sottovalutati dal pubblico degli ultimi anni, e i voti degli utenti sull’imdb lo testimoniano), anche Sine Requie verrà girato da Giorgio Bruno in lingua inglese e avrà quindi un cast internazionale.
Interpretato da Jonathan Tufvesson, Rocío Muñoz, Sydney White e Hal Yamanouchi, They Talk racconta di una troupe televisiva e del fonico/operatore che registra involontariamente delle voci. Voci che gli parlano, forse per metterlo in guardia, forse per minacciarlo. Lui nonostante gli spaventi indaga anche perché da quelle parti (in un orfanotrofio adesso abbandonato) ci è cresciuto. Il che aumenta ancora di più la sua assurda fascinazione verso quella situazione.
Nella nostra recensione sul film evidenziavamo le forti influenze fulciane:
“Lucio Fulci lo si ritrova in They Talk per una certa folle anarchia narrativa che sposta improvvisamente la logica e le certezze altrove. In maniera diversa rispetto ad un qualsiasi film del terrore. Una paura da ottenere attraverso l’incontrollabile disagio nei confronti dell’ignoto, quello che provoca istintivamente i brividi lungo la schiena.”.
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