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[RECENSIONE] Le Proprietà dei Metalli (Antonio Bigini)

Povero Pietro, orfano di madre e con un padre contadino in mano a uno strozzino. Povero Pietro solo e incompreso mentre attraversa e affronta un punto cruciale della sua crescita. E lo ha trovato un modo, o gli è piovuto dal cielo: il ragazzino dodicenne infatti pare sia in grado di piegare i metalli con la mente come Uri Geller, personaggio che alle orecchie dei giovani di oggi non dice assolutamente niente ma che una cinquantina di anni fa (periodo in cui il film Le Proprietà dei metalli è ambientato) compariva nelle tv di tutto il mondo con i suoi trucchi di magia da lui spacciati per poteri extra sensoriali.

Le Proprietà dei metalli, primo lungometraggio di Antonio Bigini, racconta il bisogno di attenzioni del minigeller protagonista ma anche di tutta la sua classe sociale contadina, sempre più dimenticata per lasciare spazio alle città. Uno sguardo che “il mondo” gli concede ma che a Pietro non placa il bisogno di capire la sua realtà, le sue inquietudini.

Il paranormale come mezzo per dichiarare i propri disagi, come nel bel documentario di Federica Di Giacomo dal titolo Liberami, a sua volta accostabile ad Albe di Elisa Fuksas, altro documentario incentrato sulle solitudini di un gruppo di persone unite dalla loro passione per le teorie extraterrestri.

Ed il racconto di questa fase della vita, in cui si evade con la fantasia per respingere ed elaborare ciò che accade dentro e fuori, alla ricerca del proprio posto nel mondo, avviene per sottrazione, senza perdere di vista lo sguardo di Pietro, le sue necessità e paure e il suo modo di manifestarle e di porvi rimedio.

Ed il film si chiude con questa fase della crescita che in maniera naturale pare spegnersi per lasciare il posto ad altro: alla concretezza di altri voli fantasiosi che si affacciano nella sua vita. Forza Pietro!

Le Proprietà dei Metalli di Antonio Bigini è distribuito da Kiné in collaborazione con Lo Scrittoio.

Nel cast del film: Martino Zaccara (Pietro), Antonio Buíl (Mauro, padre di Pietro), Edoardo Marcuzzi (Simone, fratello di Pietro), David Pasquesi (lo studioso americano del paranormale), Enzo Vetrano (lo strozzino Bruno), Cristian Dei (Cricchio, amico di Pietro).


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