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[RECENSIONE] Bussano alla porta (M. Night Shyamalan)

Quanto è didascalico Bussano alla porta, il nuovo film diretto da M. Night Shyamalan!

Avviene una cosa, uno dei personaggi deve immediatamente dire quello che è appena successo. Non sono casi isolati all’interno del film, chiamiamole sviste. Qui è la regola ed ogni fatto viene sùbito ribadito da una frase. Quello che raccontano le immagini deve essere spiegato anche a parole, nulla importa se le immagini bastano e avanzano da sole. Lo fa in modo così esagerato e continuo da essere un insulto all’intelligenza dello spettatore.

La storia racconta di quattro individui che irrompono nella casa di montagna di una coppia gay con figlia adottiva. Il quartetto gli dice che dovranno fare la difficile scelta di sacrificare la vita di uno di loro tre, altrimenti tutta l’umanità verrà cancellata da dai cataclismi biblici.

M. Night Shyamalan torna ai temi apocalittici dopo l’eco vendetta di E Venne il Giorno (2008), adattando questa volta (insieme a Steve Desmond e Michael Sherman) il romanzo La Casa alla fine del mondo di Paul Tremblay.

In Bussano alla porta la fine del mondo ha i connotati delle sacre scritture, il che porta con sé temi cardine come il sacrificio, la rinuncia, i sensi di colpa.

Interessante in questo senso l’idea di far incarnare i quattro dell’apocalisse, per citare a casaccio Lucio Fulci, a personaggi qualunque tra i quali spicca Dave Bautista, bravo nell’interpretare un insegnante delle elementari con il pesante fardello di portare ai due papà la tremenda ambasciata celeste.

Ma si affronta anche il confine sottile tra razionalità e irrazionalità, e tra quest’ultima e la follia, soprattutto con i due protagonisti Eric ed Andrew che attraversano tutti gli stati d’animo di fronte agli eventi improvvisi. E si parla anche di omofobia, di fanatismo religioso.

Rispetto al mezzo disastro di Old, M. Night Shyamalan fa un passo in avanti anche se le gabbie di una produzione si fanno sentire, soprattutto negli sviluppi scontati della storia e dei suoi contenuti. Bussano alla porta però si chiude bene in modo semplice e poetico con quel “gioco” con l’autoradio che sa di dolore e rinascita.

Bussano alla porta (t.o.: Knock at the cabin) è distribuito nelle sale da Universal Pictures.


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