Lunedì 20 dicembre alla Casa del Cinema di Roma è in programma alle 21.00 un evento per celebrare i 50 anni del film I Diavoli di Ken Russell.
Una serata non-proiezione insieme a Lisi Tribble Russell, vedova del regista, Emanuela Martini, Direttrice di Cineforum, Ian Christie, docente di cinema all’Università di Londra, Giorgio Gosetti, Direttore della Casa del Cinema, Alberto Anile, Curatore della Cineteca Nazionale, Gian Luca Farinelli, Direttore della Cineteca di Bologna.
La complicata storia de I Diavoli di Ken Russell.
Interpretato da Vanessa Redgrave e Oliver Reed, I Diavoli è tratto dall’omonimo dramma teatrale di John Whiting ispirato a sua volta al romanzo di Aldous Huxley I diavoli di Loudun.
I due testi prendono spunto dal caso dei diavoli di Loudun: una presunta possessione demoniaca di massa avvenuta in Francia nel 1634. Al centro della vicenda padre Urbain Grandier e le suore Orsoline di Loudun. Il prete fu accusato di aver stretto un patto col diavolo per possedere le suore del convento.
Il film venne presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 1971 e condannato pubblicamente dal Vaticano di Papa Paolo VI. Il Centro Cattolico Cinematografico attaccò Gian Luigi Rondi per aver inserito il film nel programma della mostra. I Diavoli vinse comunque il premio come miglior film straniero**.
La critica cinematografica dell’epoca su I Diavoli.
Il Chicago Sun-Times assegnò al film la valutazione più bassa. Il New Yorker accusò Russell di speculare sull’isteria, il New York Times lo attaccò per i suoi contenuti “sciocchi e melodrammatici”. Il Los Angeles Times ha criticato aspramente il film accusandolo di essere più che anticlericale: contro l’umanità*.
Non va meglio in Canada dove l’Ottawa Citizen riteneva il film eccessivamente sensazionalistico, con Russell più interessato agli effetti grandguignoleschi che alla narrazione*.
E in italia? Il film costò il posto al poeta Giovanni Raboni per averne parlato bene sul giornale Avvenire**.
Prima di presentare I Diavoli alla BBFC (British Board of Film Censors) la Warner Bros. (che ha prodotto il film) ha tagliato due pezzi nella loro interezza.
La prima era una sequenza di due minuti e mezzo con delle suore nude che profanavano sessualmente una statua di Cristo mentre padre Mignon (Murray Melvin) assisteva alla scena masturbandosi. In un’altra sequenza eliminata dalla Warner suor Jeanne (Vanessa Redgrave) si masturbava con il femore carbonizzato di Grandier dopo che questi era stato bruciato sul rogo*.
Nel Regno Unito arriva nelle sale una versione vietata ai minori di 18 anni della durata di 111 minuti.
Negli Stati Uniti d’America la durata è di 108 minuti con il divieto ai minori di 18 anni.
Parlando della versione americana del film, Ken Russell ha affermato che i tagli “hanno influenzato negativamente la storia, al punto che il film è disarticolato e incomprensibile”.*
In Italia fu distribuito, subito dopo “gli scandali veneziani”, il 9 settembre 1971. La procura di Verona ne ordina il sequestro per le sequenze “estremamente oscene, anzi di pura pornografia”. Dopo dieci giorni la magistratura di Milano assolve il film perché “un’opera d’arte, in quanto manifestazione di pensiero, è intangibile e non è soggetta alla norma penale che punisce l’oscenità.**
Gli scandali e i divieti hanno comunque portato bene al film. In Europa incassa circa 9 milioni di dollari, negli Stati Uniti ne guadagna un paio.*
La versione estesa del film della durata di 117 minuti è stata scoperta dal critico e musicista Mark Kermode in un caveau della Warner Bros.. La prima proiezione di questa versione è avvenuta a Londra il 25 novembre 2002, insieme a un documentario intitolato Hell on Earth, prodotto da Channel 4.
Vi mostriamo il banner dell’evento che il 20 dicembre alla Casa del Cinema celebrerà i 50 anni de I Diavoli di Ken Russell.
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