Street Trash – Horror in Bowery Street di Jim Muro è una bellissima ed autoironica metafora sociale (la spazzatura del titolo alla fin fine sono i barboni, solo scarti umani di cui non frega nulla a nessuno), devastata dal doppiaggio italiano.
Il film era molto noto negli anni ’80, nonostante la sua difficile reperibilità, merito (o a causa) delle immagini che circolavano nelle riviste di settore. Gli splendidi effetti di “melting” realizzati da Jennifer Aspinall (precedentemente aveva partecipato a Toxic Avenger, e ora lavora per Hollywood in produzioni come Star Trek, Mullholland Drive e I Guardiani della Galassia) son rimasti nei sogni/incubi di una generazione.
La trama è molto semplice. A New York, nel quartiere di Bowery Street, c’è un negozio di liquori frequentato dai barboni della zona. Il proprietario mette in vendita un superalcolico chiamato “viper” che ha trovato per caso in cantina. In realtà la bevanda è un liquido simile al Napalm usato durante la guerra del Vietnam, e una volta inghiottito scioglie gli organi ed i corpi delle vittime.
Bellissime le fusioni colorate ed irreali, che schizzano sui muri diventando parte dei graffiti.
Un gioiellino simile è tornato finalmente in Italia grazie a Midnight Factory ed Amazon Prime… ma il doppiaggio approssimativo (in alcune scene mancano perfino i rumori di ambiente come passi, porte aperte e chiuse etc) stan rendendo purtroppo il film difficile da digerire ai più, quasi quanto una dose di Viper. Eppure la recitazione sopra le righe non è affatto scadente come sembra dalle afone intonazioni postume, e il film va consigliato rigorosamente in lingua originale.
La regia di Jim Muro regala a Street Trash angolazioni bizzarre ed efficaci di sapore “wiseiano” (se non si può dire, lo invento io!), ritmo, un uso sapiente e calibrato di suspense e visionarietà (il finale con la testa spappolata, o la visione incubo nel Vietnam che si materializza in uno sfasciacarrozze).
A conferma del talento di questo giovane artista (qui al suo esordio), l’essere diventato uno dei piu affermati registi di serie tv in USA (The Brink, Outsiders, Animal Kingdom).
E la curata fotografia in stile anni ’80 è un altro punto di forza di Street Trash che supera così con eleganza, anche alcune evidenti restrizioni di budget.
Muro lavorerà anche come operatore steady per registi come Bigelow, Cameron, Kostner diventando in breve uno dei più richiesti.
Curiosità: il film è stato sviluppato da un iniziale corto di 10′ e ispirato (a detta di Muro stesso) da “Dodes’ka-den” di Kurosawa.
Salve! Io mi chiamo Antonietta Masina e… già, con un nome così, non potevo che amare il cinema.
Son quindi cresciuta fra scherzi, assonanze e rimandi…ad una delle attrici (e muse) più immense; non potevo non conoscere lei (Ovvio, parlo di Giulietta Masina!) ed i film che ha interpretato; grandi film di uno dei più grandi registi di tutti i tempi.
Alle medie, il mio nome venne rielaborato dai compagni di classe in “Antonomasia” e, mentre le altre bambine giocavano con i principi azzurri, io sognavo… sognavo quei cappelli, quei costumi, quei colori… che mi portavano su altri piani di realtà nonostante Fellini stesso affermasse “Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.”
Ai tempi del liceo poi, si parlava spesso con amici su quale fosse la “Birra per Antonomasia”, “la Canzone per Antonomasia” o “il Film per Antonomasia”… che quasi predestinata, scelsi poi di studiare comunicazione per poter lavorare in questo campo, e far sì che “Antonomasia” in persona potesse rispondere alle loro domande!
Chi scrive è una ragazza, anzi, una “persona” che ama il cinema; Il cinema quello fatto con passione, con serietà, ma non seriosità; il cinema condiviso e discusso con chi lo ama, con chi va al cinema (e andare al cinema è come andare in Chiesa per me, con la differenza che la Chiesa non consente il dibattito, il cinema sì).
Ho una forte predilezione per il cinema fantastico ed horror, il mio fine non è solo quello di condividere i miei pensieri o recensire un film specifico (NON sono un critico, né conosco tutto… anzi, ho molti limiti e carenze che spero di colmare), ma anche discutere sulle motivazioni ed i sottotesti di interi generi.
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