Omaggio a Un Gatto nel Cervello, ma più in generale al suo regista Lucio Fulci, Nightmare Symphony ci racconta di un regista a lavoro su un film di paura.
Se il film di Fulci con il personaggio dello psichiatra assassino voleva dirci che la realtà è più spaventosa di un film (horror) di finzione, in quello di Domiziano Cristopharo e Daniele Trani, sceneggiato ancora una volta da Antonio Tentori, il mondo del cinema indipendente low budget è visto come una giungla fatta di produttori arroganti, attori fuori di testa, sceneggiatori insoddisfatti, assistenti che non ti degnano di uno sguardo.
Il regista Frank LaLoggia (Scarlatti), qui praticamente nel ruolo di se stesso, si muove in questo mondo assurdo, paradossale, labirintico, snervante, in cui il confine tra la finzione del “suo” film su un serial killer mascherato e la “sua” realtà si andrà assottigliando sempre più.
Nightmare Symphony è un godibile film con degli omicidi ben costruiti e ansiogeni nei loro tempi dilatati, accompagnati da dei discreti effetti speciali. Al film però manca una buona dose di anarchica imprevedibilità che dava ai film di Lucio Fulci quel qualcosa in più*.
L’inatteso arriva nel finale in cui i due mondi di Frank si fondono definitivamente. Lì lo spiazzamento è molto fulciano perché piomba dal nulla catapultando il protagonista in un incubo reale e ad occhi aperti senza via d’uscita. Lì si omaggia il Fulci dei tempi migliori con la sua caratteristica “strana forma lirica, struggente e malinconica.”, come ci diceva Tentori qualche anno fa.
Nightmare Symphony sarà distribuito in DVD il prossimo anno con TetroVideo.
*: C’è da dire anche che alcune cose potevavo essere realizzate con un po’ più di accortezza, come alcune esterne in cui ignare persone guardano in camera. Ma sono dettagli alla fine di poco conto.
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