Le donne sono le protagoniste della terza giornata del Fantafestival.
Lili (2019) di Yfke van Berckelaer.
Nazione: Stati Uniti d’America.
Durata: 8′
Sceneggiatura: Yfke van Berckelaer.
Attori: Lisa Smit, Derek de Lint.
Una ragazza, Lili, sostiene un provino. Lei e il regista (fuori campo) provano sempre lo stesso pezzo con lui che la dirige facendoglielo interpretare in modi diversi, finché non esce fuori che lui è un porco. Ma siamo pur sempre al Fantafestival, e ho detto tutto. Si parla del metoo e la cosa interessante (drammaturgicamente parlando) è che Lili utilizza la recitazione per ribaltare i ruoli e cuocersi il regista molestatore, portandolo dove vuole lei senza fargli capire niente. Questo col senno del poi. Girato in piano sequenza.
Bisogna assolutamente approfondire la regista Yfke van Berckelaer. Questo è il suo canale Vimeo.
Carrie’s doing great (2020) di Alexander Salkicevic e Bryce Kraehenbuehl.
Nazione: Australia.
Durata: 16′
Sceneggiatura: Alexander Salkicevic e Bryce Kraehenbuehl.
Attori: Tiffany Lyndall-Knight, Lauren Koopowitz, Adam Ovadia, Mikayla Lynch, Antoine Jelk, Gerry Masi.
Rilettura dell’invasione degli ultracorpi con protagonista una ragazza programmatrice informatica.
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Disparue (2019) di Joan Bentosela.
Nazione: Francia.
Durata: 13′
Sceneggiatura: Joan Bentosela.
Attori: Aurélie Pitrat, Sylvain Geray, Juliette Luciani, Ambroise Luciani, Paul Filippi, Hanna Fiedrich.
Qui si parla di una famiglia in auto per andare in vacanza. La fermata in un autolavaggio cambierà tutto.
Se Disparue o Gone nella prima parte è prevedibile (e il titolo aiuta un casino…), nella seconda sorpende perché nel ribaltamento che attua va ancora di più verso qualcosa di astratto, irragionevole e alterato come la follia.
Morella (2019) di François Vieux.
Nazione: Francia.
Durata: 16′
Sceneggiatura: François Vieux.
Atori: Cécilia Schneider, Hervé Charton, JohannaTixier, Gilbert Bouchard,Cindy Radenac, Jérome Boucq, David Bescond.
Una trasposizione in chiave minimalista del racconto omonimo di Edgar Allan Poe.
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L’île et le continent (2019) di Laurie Bost e Sébastien Savine.
Nazione: Francia.
Durata: 12′
Sceneggiatura:
Attori: Léonie Dahan Lamort, Matthieu Lucci, Arben Bajraktaraj.
Louise emerge dal mare del nulla come il Kaspar Hauser riletto da Davide Manuli. Giovane, bella, misteriosa, affascinante, fuori tempo e fuori luogo è unica nel suo genere, forse umana, forse divina. Island and Mainland acchiappa con il suo ritmo sospeso e le domande che pone senza dare risposte.
Q: ghostly remote effect (2020) di Marcus Hanisch.
Nazione: Germania.
Durata: 20′
Sceneggiatura: Marcus Hanisch, Ariana Berndl, Anna-Lena Theobald.
Attori: Effi Rabsilber, Lise Risom Olsen Noemi Beseden, Bastian Von Bomches, Holger Doellmann.
Una dottoressa e una androide fanno ricerca in un posto fuori dal mondo. La scienziata ha meno sentimenti del robot ma forse il suo è solo un pregiudizio dettato dalla razionalità che il ruolo impone.
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La reliquia (2020) di Paolo Martini.
(Fuori Concorso).
Nazione: Italia.
Durata: 15′
Sceneggiatura: Giuseppe Calandriello, Paolo Martini.
Attori: Marcello Prayer, Aura Ghezzi, Giobbe Covatta, Francesco Paolantoni, Giacomo Rizzo, Valerio Lombardi.
I poteri forti per continuare ad esistere e comandare non guardano in faccia niente e nessuno. Il potere è diabolico e per continuare ad esistere ricatta e toglie la libertà. I poveri futuri genitori Mimmo e Anna lo capiranno sulla loro pelle.
La reliquia dietro il fantasioso contesto etno-antropologico racconta tutto il nostro Paese.
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Per Aspera (2020) di Andrea Traina.
Nazione: Italia.
Durata: 73′
Sceneggiatura: Andrea Traina, Germano Tarricone.
Attori: Marika Senia, Salvo Paternò, Giuseppina Vivera, Angela Rizzo, Matteo Purromedi, Andrea Cannizzo, Raffaele Giampiccolo, Eugenia Lombardo, Mattia Brafa, Carmelo Burrafato, Francesco Cilia, Chiara Giacchino, Rosanna Micieli, Gabriele Molè, Alex Shyti, Claudia Di Bona, Angelo Milazzo, Tiziana Bellassai, Turi Seminara.
Anno 1989. Vittoria ha dodici anni e sparisce nel nulla dopo essersi avventurata in una grotta del suo paese in Sicilia alla ricerca di un leggendario tesoro. Come per miracolo riappare trent’anni dopo ancora dodicenne. Si scopre che la grotta nasconde dei portali temporali. Aiutata dal fratello proverà a tornare indietro nel 1989.
L’avventura farà capire alla ragazzina che la vera felicità non sta nell’America da lei tanto desiderata ma nelle piccole cose: nella famiglia, nelle tradizioni della sua terra.
E quando si parla di viaggi nel tempo e di anni ’80 non è possibile non pensare e citare Ritorno al Futuro. Il film di Robert Zemeckis è omaggiato in alcune battute, nelle musiche di Marco Cascone, nel poster del film che Vittoria ha appeso in camera.
Tutto realizzato piuttosto bene, con Traina che si occupa anche dei visual effects e dedica il film a Virgilio Lavore e al suo libro “Il Tesoro di Cammarana”.
Fondatore e amministratore del sito.
Contatto: robertojuniorfusco@klub99.it
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