Third Kind (2018) di Yorgos Zois.
(Fuori Concorso).
Nazione: Grecia.
Durata: 32′
Sceneggiatura: Yorgos Zois, Konstantina Kotzamani.
Attori: Effi Rabsilber, Nikos Hanakoulas, Miankhail Waris Awalgul, Alexandros Vardaxoglou.
Tre personaggi, due maschi e una donna, protetti dentro delle tute ermetiche si aggirano in un posto abbandonato alla ricerca di un misterioso segnale acustico. Dove sono finiti tutti? E chi sono i tre?
Third Kind racconta un pianeta deserto, dalla popolazione decimata, scappata chissà dove e per quali motivi, e sceglie come scenari nei quali i tre vagano dei posti in Grecia realmente abbandonati ma un tempo pieni di persone. Un aeroporto, uno stadio, trasformati dall’uomo in centri di accoglienza per immigrati e rifugiati e in seguito evacuati in fretta e furia.
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L’assenza dell’uomo in Third Kind è raccontata coerentemente e intelligentemente senza rincorrere mode: senza fretta e con uno spirito d’altri tempi. Non a caso il riferimento anche nel titolo è al film di Steven Spielberg Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo.
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Nell’incontro web a distanza con Jeff Lieberman a cura del co-direttore del Fantafestival Michele De Angelis si è parlato della filmografia del regista statunitense: I Carnivori Venuti dalla Savana, Sindrome del Terrore, Halloween Killer, Video Killer.
La diretta la potete vedere a questo link:
https://www.facebook.com/decamerette/videos/1000872917056374/?v=1000872917056374
Abisso Nero (2020) di Gaetano Ronald Russo.
Nazione: Italia.
Durata: 78′
Sceneggiatura: Ronald Russo.
Attori: Robert Madison, Yadalia Suarez, Angelica Cheyenne, Maria Sofia Palmieri, Gianluca Testa, Veronica Urban.
Una epidemia creata in laboratorio per risolvere il problema della sovrappopolazione trasforma le persone in zombi.
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In questo mondo in cui una anarchia incontrollabile la fa da padrona, il protagonista perde la testa ed inizia a dare in pasto alla moglie zombi (incatenata) una serie di stronzi. Nel frattempo lavora ad un antidoto in grado di renderla non aggressiva.
Le idee di base non sono male per niente. Un po’ tra il meraviglioso finale di Shaun of the Dead e Warm Bodies, film che racconta l’innamoramento di uno morto vivente per una ragazza. L’occasione è buona qui per parlare di follia, nostaglia, sensi di colpa, complotti dei potenti e altro. E su questo tema diciamo che il film è stato girato prima dell’emergenza Covid.
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Il difetto di Abisso Nero sta un po’ nella recitazione ma soprattutto nel missaggio dei suoni, con le voci degli attori che spesso a malapena si capiscono sovrastate da altri rumori o perché basse di volume in uscita.
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