Di Poison Rouge ed il suo Sacrifice, quarto capitolo della saga American Guinea Pig, abbiamo già parlato…
Già attrice ed aiuto regia per diversi film di Cristopharo, Poison ha poi diretto anche uno degli episodi del film collettivo internazionale Taste of phobia di prossima uscita con Artsploitation Films (label distributrice di cult come: Horsehead, Trauma e German Angst)… ma non solo!
Contattata dopo il successo di Sacrifice in uno dei tanti festival statunitensi da una BAND – i White Gardenia – Poison è tornata dietro la macchina da presa (e davanti!) per girare il suo primo videoclip Not in my Mouth.
I White Gardenia sono una band lo-fi noise/dream pop del Kansas. I membri della band includono Daniel Valient, Corrine Estes ed altre figure che variano… La band si è formata nel 2016 dopo che i membri si trovarono in una chat di AOL dedicata all’autolesionismo. La musica che producono è specificamente “progettata” per funzionare come sottofondo in sequenze di autolesionismo. L’album di debutto Songs about car wrecks volume 1 utilizza intenzionalmente ritmi che possono essere sincronizzati con i movimenti di “taglio” impiegati dai professionisti dell’autolesionismo. I loro videoclip lo-fi mostrano generalmente membri della band che si feriscono con forbici, coltelli da cucina, rasoi e altri attrezzi da taglio (e di solito culminano in scene di forte connotazione sessuale dove si beve anche il sangue). Il gruppo della “gardenia bianca” è fortemente influenzato dai surrealisti dei primi del XX secolo come René Crevel, Conte de Lautréamont, George Hill Hodel, Man Ray, Jean Cocteau, Guillaume Apollinaire, Salvador Dali, Jacques Vaché etc … ma anche, e soprattutto, da figure ecclesiastiche come San Francesco , Santa Teresa d’Avila e San Benedetto (il padre dell’auto mutilazione).
Il trailer del videoclip:
Il video completo sarà pubblicato nelle prossime settimane!
Salve! Io mi chiamo Antonietta Masina e… già, con un nome così, non potevo che amare il cinema.
Son quindi cresciuta fra scherzi, assonanze e rimandi…ad una delle attrici (e muse) più immense; non potevo non conoscere lei (Ovvio, parlo di Giulietta Masina!) ed i film che ha interpretato; grandi film di uno dei più grandi registi di tutti i tempi.
Alle medie, il mio nome venne rielaborato dai compagni di classe in “Antonomasia” e, mentre le altre bambine giocavano con i principi azzurri, io sognavo… sognavo quei cappelli, quei costumi, quei colori… che mi portavano su altri piani di realtà nonostante Fellini stesso affermasse “Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.”
Ai tempi del liceo poi, si parlava spesso con amici su quale fosse la “Birra per Antonomasia”, “la Canzone per Antonomasia” o “il Film per Antonomasia”… che quasi predestinata, scelsi poi di studiare comunicazione per poter lavorare in questo campo, e far sì che “Antonomasia” in persona potesse rispondere alle loro domande!
Chi scrive è una ragazza, anzi, una “persona” che ama il cinema; Il cinema quello fatto con passione, con serietà, ma non seriosità; il cinema condiviso e discusso con chi lo ama, con chi va al cinema (e andare al cinema è come andare in Chiesa per me, con la differenza che la Chiesa non consente il dibattito, il cinema sì).
Ho una forte predilezione per il cinema fantastico ed horror, il mio fine non è solo quello di condividere i miei pensieri o recensire un film specifico (NON sono un critico, né conosco tutto… anzi, ho molti limiti e carenze che spero di colmare), ma anche discutere sulle motivazioni ed i sottotesti di interi generi.
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