Ho avuto modo di scambiare due chiacchiere “virtuali” con George Nevada il regista italo/americano che ha diretto quel gioiellino che è SCARECROWD/THE MUSK: un film d’esordio che mescola lo slasher anni ’70 alla fantascienza anni ’50 con risultati irresistibili. Il film è stato da poco distribuito in Blu-Ray e VHS da collezione dalla SRS CINEMA, mentre il film in DVD è pre-ordinabile su amazon qui.
A muovere interesse attorno alla figura di Nevada, non è solo la qualità del suo film, ma anche il suo particolare background che ha commosso i fan dell’horror: suo padre infatti (Tonino Di Mitri) aveva tentato fortuna nel cinema facendo anche comparsate nei film di Bava, finendo però col trasferirsi a Boston dove mise su famiglia ed una fortunata attività di ristoratore. Alla sua morte, il figlio George ha ereditato una piccola somma che ha deciso di investire nella produzione di un omaggio al padre, un film che rievocasse le atmosfere ed i racconti di un certo immaginario con cui era cresciuto.
Questa seconda opera si chiama Jack the St. Ripper (titolo che gioca di rimando con Jack lo Squartatore, che qui diviene sia Jack lo spogliarellista che Jack il Santo Squartatore) ed è prodotta dal prolifico Domiziano Cristopharo che su questo set torna a curare nuovamente la fotografia.
AM – Cosa ci dici riguardo questo titolo?
GN – Mi divertiva, quando mi è venuto in mente ho pensato che un film con un titolo così nasceva già vincente. L’ho proposto a Domiziano che ne è stato subito entusiasta. Dopo le atmosfere slasher e sci-fi del primo, stavolta puntiamo sulla parodia del giallo all’italiana, Bava… ma anche Argento, passando però per De Palma.
AM – Ci dobbiamo aspettare una commedia?
GN – No no, il film ha dei momenti ironici, ma la dose di cattiveria e sadismo in questo secondo film è… “invadente”.
AM -Qualche anticipazione sulla trama?
GN – Io amo definirlo un film che è un mix fra Neon Demon, Magic Mike e Profondo Rosso… Il tema del bullismo, come in SCARECROWD tornerà ad essere presente, centrale.. è un tema che mi tocca molto. Io non sono giovane, ho origini pugliesi e vivo praticamente da sempre negli States. Ho un figlio transgender e sappiamo solo noi quanta pazienza e amore ci vuole per affrontare un quotidiano così (sia da genitori, che da “protagonisti”) fatto di cattiveria gratuita… poi per cosa? Perché ci sono tanti frustrati che non sanno accettare che altri vivano la propria vita come vogliono, invece di seguire la massa.
AM – Questo ti fa onore e ci riempie ancor più di curiosità… qualche informazione in più?
GN – Siamo attualmente in piene riprese, ma ci fermeremo per l’estate (in Italia l’estate non si lavora a quanto pare!) e riprenderemo da settembre… ti regalo qualche foto in anteprima, per rendere l’attesa meno “pesante”!
AM – Allora un caro saluto da parte di tutta la redazione di klub99.it
GN – Grazie a voi per l’interesse!
Clicca sulle foto per ingrandirle.
Nel cast troviamo Antony Ferry, Chiara Pavoni, Cleverson Rodrigues, Gabrielle Bergere, Alexio Cohen e Frances Williams, le musiche saranno di Antony Coia, mentre la produzione e la fotografia è a cura di Domiziano Cristopharo.
Jack The St. Ripper potete seguirlo su FB a questo link ma noi di KLUB99.IT saremo sempre pronti a darvi qualche anteprima!
Salve! Io mi chiamo Antonietta Masina e… già, con un nome così, non potevo che amare il cinema.
Son quindi cresciuta fra scherzi, assonanze e rimandi…ad una delle attrici (e muse) più immense; non potevo non conoscere lei (Ovvio, parlo di Giulietta Masina!) ed i film che ha interpretato; grandi film di uno dei più grandi registi di tutti i tempi.
Alle medie, il mio nome venne rielaborato dai compagni di classe in “Antonomasia” e, mentre le altre bambine giocavano con i principi azzurri, io sognavo… sognavo quei cappelli, quei costumi, quei colori… che mi portavano su altri piani di realtà nonostante Fellini stesso affermasse “Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.”
Ai tempi del liceo poi, si parlava spesso con amici su quale fosse la “Birra per Antonomasia”, “la Canzone per Antonomasia” o “il Film per Antonomasia”… che quasi predestinata, scelsi poi di studiare comunicazione per poter lavorare in questo campo, e far sì che “Antonomasia” in persona potesse rispondere alle loro domande!
Chi scrive è una ragazza, anzi, una “persona” che ama il cinema; Il cinema quello fatto con passione, con serietà, ma non seriosità; il cinema condiviso e discusso con chi lo ama, con chi va al cinema (e andare al cinema è come andare in Chiesa per me, con la differenza che la Chiesa non consente il dibattito, il cinema sì).
Ho una forte predilezione per il cinema fantastico ed horror, il mio fine non è solo quello di condividere i miei pensieri o recensire un film specifico (NON sono un critico, né conosco tutto… anzi, ho molti limiti e carenze che spero di colmare), ma anche discutere sulle motivazioni ed i sottotesti di interi generi.
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