Dopo l’articolo sugli illustratori italiani, ci spostiamo all’estero intervistando un artista molto prolifico nel campo dell’illustrazione a tema “horror”: Martin Trafford.
Ha studiato in Inghilterra, sotto l’egida dell’artista Dudley Edwards (noto per essere stato uno degli esponenti della corrente “psichedelica” degli anni ’60, colui che assieme ad Edwards Binder decorò la Rolls Royce di John Lennon’!). Ha lavorato come Freelance restando relegato in un angolo per molti anni e la cosa lo ha portato a “spegnersi” un po’… Di recente si è trasferito in Australia dove è tornato ad essere prolifico! Ha iniziato a curare le cover per molti DVD indie e non, specialmente Horror (genere che AMA), ma anche libri e fumetti.
AM – Quanti poster hai realizzato fino ad ora, e quali ti han dato maggiori soddisfazioni?
MT – Ho perso il conto onestamente… spesso il poster è usato anche per le cover… o per edizioni alternative: BLACKLAVA usa i miei lavori per i poster ma ne fa anche T-shirt. Ho recentemente curato le illustrazioni di NEKROMANTIK 2 per la ARROW e per il nuovo BOXSET di HOUSE ad esempio… son film con cui son cresciuto e lavorarci è stato appagante!
Con Buttgeriet abbiamo creato un fumetto ufficiale che è il “sequel” del suo NEKROMANTIK, e la cosa mi rende fiero. Recentemente ho anche curato le cover per le produzioni GRINDHOUSE di Tony Newton, più il documentario VHS LIVE in cui ci sono anche io. Un altro lavoro che amo è FACES OF SNUFF realizzato per Shane Ryan e quello per CARNAGE COLLECTION che sono di base disegni a 2 colori. Ho sempre lavorato in maniera semplice, “artigianale” evitando il digitale a cui mi son approcciato ultimamente solo per colorare. Mi piace disegnare a mano e credo fermamente nella simbiosi fra l’artista e il “materiale” che usa. Spesso uso le dita per colorare!
Ho collaborato spesso anche con Phil Stevens e Scott Schirmer (Plank Face, FOUND ndr) e mi son trovato sempre bene… ma una enorme soddisfazione è arrivata quando il soggetto “cannibalesco” che ho creato è finito in casa di Marian Dora, ed il successivo disegno è divenuto cover art e t-shirt per il documentario “Revisiting melancholie der engel”.
AM – Progetti in corso e progetti futuri?
MT – Ho appena terminato la mia prima animazione: un segmento per un progetto di Scott Schirmer e Brian K Williams chiamato “Space Babes from Outer space” e la cosa mi elettrizza! Sto collaborando anche con Phil Stevens su un suo nuovo lavoro e forse si mormora di un nuovo capitolo del fumetto di NEKROMANTIK!
Potete seguire tutto il suo incredibile lavoro qui:
https://www.facebook.com/Traffart/
Salve! Io mi chiamo Antonietta Masina e… già, con un nome così, non potevo che amare il cinema.
Son quindi cresciuta fra scherzi, assonanze e rimandi…ad una delle attrici (e muse) più immense; non potevo non conoscere lei (Ovvio, parlo di Giulietta Masina!) ed i film che ha interpretato; grandi film di uno dei più grandi registi di tutti i tempi.
Alle medie, il mio nome venne rielaborato dai compagni di classe in “Antonomasia” e, mentre le altre bambine giocavano con i principi azzurri, io sognavo… sognavo quei cappelli, quei costumi, quei colori… che mi portavano su altri piani di realtà nonostante Fellini stesso affermasse “Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.”
Ai tempi del liceo poi, si parlava spesso con amici su quale fosse la “Birra per Antonomasia”, “la Canzone per Antonomasia” o “il Film per Antonomasia”… che quasi predestinata, scelsi poi di studiare comunicazione per poter lavorare in questo campo, e far sì che “Antonomasia” in persona potesse rispondere alle loro domande!
Chi scrive è una ragazza, anzi, una “persona” che ama il cinema; Il cinema quello fatto con passione, con serietà, ma non seriosità; il cinema condiviso e discusso con chi lo ama, con chi va al cinema (e andare al cinema è come andare in Chiesa per me, con la differenza che la Chiesa non consente il dibattito, il cinema sì).
Ho una forte predilezione per il cinema fantastico ed horror, il mio fine non è solo quello di condividere i miei pensieri o recensire un film specifico (NON sono un critico, né conosco tutto… anzi, ho molti limiti e carenze che spero di colmare), ma anche discutere sulle motivazioni ed i sottotesti di interi generi.
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