Il 20 gennaio esce “Eredi”, il nuovo album dei RHumornero che segue a distanza di alcuni mesi il singolo di successo “Un miliardo d’anni” che ha girato senza sosta, per settimane, su Virgin Radio. Lo stesso giorno parte anche il Tour e saremo lì, al Borderline di Pisa, a goderci la prima tappa. Ho intervistato il cantante, compositore e chitarrista Carlo De Toni che mi ha raccontato come “Eredi” sia passato, presente e futuro della band toscana.
SN: Ciao Carlo e grazie per questa intervista a Klub99. Il nostro sito nasce come finestra sul cinema indipendente, quindi la prima domanda è: hai mai pensato alla tua musica come a una possibile colonna sonora di qualche film? E che film potrebbe essere?
CDT: Ciao Stefano, grazie a te per questa intervista, saluto tutti i lettori di Klub99, quando vuoi possiamo parlare di cinema fino allo sfinimento, ne sarei felice, la risposta alla tua domanda è che credo sia inevitabilmente la colonna sonora del film della mia vita, non potrei raccontare altro, grazie alla rete osservo il mutare della marea dal mio piccolo borgo medievale da 40 abitanti mentre tutto quanto scorre innaturale tra gli alti e bassi di questo presente.
SN: Ho conosciuto i Rhumornero grazie alla programmazione su Virgin Radio. Poi ho scoperto che avevate già autoprodotto un album, “Il cimitero dei semplici” che è un piccolo capolavoro di rock duro, ma al contempo raffinato con testi curatissimi e molto suggestivi. La mia impressione è che sia stato pensato come un concept album, è così?
CDT: Abbiamo stampato tre album “Umorismi Neri”, “Il Cimitero dei semplici” e “Eredi”, in più abbiamo partecipato alle compilation di Virgin Radio “Xmas in rock” volume 1 e 2 con “Last Christmas (non si sentirà)” e “Sotto le stelle” e la “Virgin style rock” 6 con “Schiavi moderni”. Anche se ascoltandolo può sembrare così, no, non abbiamo pensato a un concept, credo che un album sia la fotografia del tuo presente in quel determinato periodo. “Il cimitero dei semplici” è un album che riflette sul concetto della morte come nascita e non come fine, è stato realizzato in maniera maniacale come tutti i nostri lavori.
SN: Il 20 gennaio esce il vostro nuovo lavoro, “Eredi”, che è già stato anticipato dal potentissimo singolo “Un miliardo d’anni”. Cosa possiamo aspettarci e cosa c’è stato di diverso nella lavorazione rispetto agli album precedenti?
CDT: “EREDI” ha avuto una storia molto particolare. è un album che in qualche modo riassume dieci anni di band, all’interno ci sono nove inediti e quattro bonus track, i due singoli scritti su richiesta di Virgin Radio (“Last Christmas (non si sentirà)” e “Sotto le stelle”) in più troverete “L’equilibrio” (tratta da “Umorismi Neri” e riprodotta nel 2015) e dopo svariate richieste da parte dei fan abbiamo inserito anche “Schiavi Moderni” (da “Il cimitero dei semplici”) essendo un’autoproduzione difficile da trovare su supporto fisico. alla fine delle registrazioni di “Eredi” ci siamo trovati a produrre il primo brano per la “Xmas in rock” di Virgin Radio (“Last Christmas (non si sentirà)”) questa volta affidandoci alla produzione artistica ed esecutiva Pietro Foresti (produttore dell’anno al m.e.i. 2016). L’esperienza fu talmente positiva che decidemmo di riaprire il mix dei singoli del nuovo album per avere il suo inconfondibile tocco e il risultato alle nostre orecchie fu strepitoso, la sua capacità di capire la natura e l’emotività delle composizioni mi ha sempre affascinato e sorpreso, la sua competenza e professionalità sono un motivo di crescita quotidiano, un sodalizio destinato…. durante la scrittura di “Eredi” è nata mia figlia che inconsciamente ha spostato la scrittura dei testi verso concetti che riguardano anche la responsabilità verso il futuro per chi arriverà dopo di noi.
SN: Il 20 gennaio parte da Pisa anche il vostro tour che toccherà i club di un po’ tutta l’Italia (saremo lì a vedervi per raccontare poi il concerto). Che suono state preparando per chi verrà a vedervi e ascoltarvi?
CDT: Stiamo preparando un concerto di puro hard rock, abbiamo bilanciato la scaletta con il materiale dei tre album, “Eredi” sarà suonato quasi interamente. Ci stiamo divertendo molto e siamo pronti a portare la nostra musica in tutta Italia assieme alla “HUB music factory” che sta curando il tour.
SN: Chiudiamo con una curiosità che è legata al mio interesse per l’evoluzione dell’uomo a contatto con le nuove tecnologie. In “Un miliardo d’anni” canti: “La nostra devozione è diventare macchine”, c’è qualcosa in particolare che ti ha ispirato questi versi?
CDT: “Un miliardo di anni” porta l’attenzione al nostro livello di indifferenza, siamo il gregge che aspetta il prossimo comando da eseguire in fretta, non accettiamo il fatto che siamo esseri perfetti, il massimo capolavoro che la terra abbia mai visto in tutti i suoi mutamenti, le nostre capacità vanno ben oltre la nostra attuale comprensione e forse è per questo che siamo così persi, talmente bisognosi di un abbraccio da diventare carnefici anche di noi stessi. Ciò che ha ispirato i testi di “Eredi” sono state le scrupolose visioni dei social network in questa nuova era della comunicazione, il processo “meccanico” è partito già alla fine dell’800, la tecnologia ha fatto passi incredibili se pensiamo che appena un secolo fa le macchine non esistevano, ci siamo talmente appassionati del “progresso” che come sempre non abbiamo chiara la visione del rovescio della medaglia, dai comfort casalinghi alle armi, tutto senza misura in totale espansione senza controllo verso la totale perdita dell’istinto di conservazione, i valori si perdono per dare spazio al dio denaro che governa i nostri sistemi sociali, siamo intrappolati e ci stiamo lentamente abituando a fare quello che non ci piace fare come se fosse la cosa giusta. A livello spirituale verso le incredibili capacità dell’essere umano e la sua perfezione non abbiamo fatto un passo (diceva Terzani), eppure, aldilà di questo totale degrado che si perde nell’indifferenza è il miglior momento per creare ed osare, le regole sono cambiate, gli schemi stanno crollando, le certezze sono finite, c’è uno spazio grande che si può colmare soltanto con l’entusiasmo che sprigiona la creatività… un abbraccio a tutti i lettori di Klub99 e uno particolare a Stefano Nicoletti.
Ecco le altre date del Tour:
1 Febbraio 2017 MERCOLEDI’ ROCK 100dieci – PERUGIA
2 Febbraio 2017 TBA, TERAMO
3 Febbraio 2017 Historic Club 73 – TARANTO
4 Febbraio 2017 Celino Attanasio, TERAMO
5 Febbraio 2017 Traffic Live – ROMA
3 Marzo 2017 Legend Club- MILANO
4 Marzo 2017 Mephisto Rockafè – LU MONFERRATO (AL)
Il cinema ci allena a guardare il mondo con distacco, eppur col massimo coinvolgimento. A immaginare, potendo pur tornare alla realtà. A giocare col fuoco, bruciandoci quel tanto che basta a farci sentire vivi. Sono un formatore in competenze relazionali, appassionato di racconti e di sviluppo personale.
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