Verrà a breve pubblicato in Europa, in formato VOD su Itunes e Amazon, Curse of Mesopotamia: il primo horror del medio oriente girato in lingua inglese.
Iniziato nel 2014 in Iraq, il film ha un percorso travagliato a causa dell’avanzare dell’ISIS che porta il perseverante regista Lauand Omar (Siriano, ma nato Kurdo) a completare le riprese nel 2015 in Giordania. Le prime proiezioni in Iraq han sbancato il BOX OFFICE, classificandosi secondo solo a SPECTRE.
Nell’agosto 2016 il film arriva negli USA da dove inizia il suo percorso distributivo su Itunes e Amazon.
Interpretato da un cast di star fra cui spiccano Melissa Mars (From Paris with Love), Terrell Carter (Think Like A Man Too) e Karim Saidi (Steven Spielberg’s Munich), Curse of Mesopotamia racconta di cinque sconosciuti in cura dalla stessa psicologa e con in comune lo stesso incubo ricorrente che li vede tormentati da un demone. Quando la dottoressa decide di portarli a fare terapia di gruppo in un castello simile a quello delle loro visioni, i malcapitati ben presto scoprono che non si tratta solo di sogni: loro infatti sono le reincarnazioni di alcuni personaggi chiave della rivoluzione del 600 A.C. (ancora oggi una ricorrenza celebrata con il nome di NEWROZ) ed il demone sta cercando di cambiare il corso della storia.
La leggenda vuole che il despota Dehhak, re dell’Iran e della Mesopotamia, si ammalò gravemente; i suoi medici gli proposero come rimedio per il male, di cibarsi del cervello di giovani almeno una volta al giorno fino alal guarigione. Le guardie del Re iniziarono a procurargli vittime, ma poi si pentirono, arrivando a sostituire i cervelli degli ultimi due adolescenti sequestrati, con quelli di due capretti. Rifugiatisi fra le montagne, i due giovani diedero origine alla etnia Kurda. Lauand Omar è autore e creatore di serie TV, fondatore della agenzia LOMAR (Casablanca) e come regista ha esordito con Bekhal’s Tears, un dramma sui diritti delle donne. Attualmente è al lavoro su uno degli episodi del film collettivo Phobia.
Non ci resta che aspettare la distribuzione ufficiale europea prevista per la fine del mese, gustandoci nel frattempo il suggestivo trailer.
Salve! Io mi chiamo Antonietta Masina e… già, con un nome così, non potevo che amare il cinema.
Son quindi cresciuta fra scherzi, assonanze e rimandi…ad una delle attrici (e muse) più immense; non potevo non conoscere lei (Ovvio, parlo di Giulietta Masina!) ed i film che ha interpretato; grandi film di uno dei più grandi registi di tutti i tempi.
Alle medie, il mio nome venne rielaborato dai compagni di classe in “Antonomasia” e, mentre le altre bambine giocavano con i principi azzurri, io sognavo… sognavo quei cappelli, quei costumi, quei colori… che mi portavano su altri piani di realtà nonostante Fellini stesso affermasse “Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.”
Ai tempi del liceo poi, si parlava spesso con amici su quale fosse la “Birra per Antonomasia”, “la Canzone per Antonomasia” o “il Film per Antonomasia”… che quasi predestinata, scelsi poi di studiare comunicazione per poter lavorare in questo campo, e far sì che “Antonomasia” in persona potesse rispondere alle loro domande!
Chi scrive è una ragazza, anzi, una “persona” che ama il cinema; Il cinema quello fatto con passione, con serietà, ma non seriosità; il cinema condiviso e discusso con chi lo ama, con chi va al cinema (e andare al cinema è come andare in Chiesa per me, con la differenza che la Chiesa non consente il dibattito, il cinema sì).
Ho una forte predilezione per il cinema fantastico ed horror, il mio fine non è solo quello di condividere i miei pensieri o recensire un film specifico (NON sono un critico, né conosco tutto… anzi, ho molti limiti e carenze che spero di colmare), ma anche discutere sulle motivazioni ed i sottotesti di interi generi.
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